- le raccolte librarie, appartenenti a privati dichiarati di eccezionale interesse culturale
- i manoscritti, gli incunaboli, gli autografi, i carteggi, i libri, le stampe, le carte geografiche, gli spartiti musicali, le incisioni, le fotografie, con relativi negativi e matrici, le pellicole cinematografiche ed i supporti audiovisivi in genere, aventi carattere di rarita’ e di pregio quando sia intervenuta la dichiarazione dell’interesse culturale prevista dall’art.13
Il Soprintendente avvia il procedimento per la dichiarazione di eccezionale interesse culturale – anche su motivata richiesta della Regione e di ogni altro ente territoriale interessato – dandone comunicazione al proprietario, possessore o detentore a qualsiasi titolo del bene, tramite messo comunale o a mezzo posta raccomandata con avviso di ricevimento, entro il termine di 120 giorni a partire dall’avvio del procedimento.
In particolare, il privato è tenuto a garantire la conservazione del bene ai sensi dell’articolo 30 del Codice.
Lo spostamento, il trasferimento ad altre persone giuridiche, lo scarto dei beni librari dichiarati di interesse culturale, nonché l’esecuzione di qualunque intervento su di essi, sono subordinati ad autorizzazione della Soprintendenza archivistica e bibliografica ai sensi dell’art. 21 del Codice. Rientrano fra tali interventi il riordinamento, l’inventariazione, il restauro e la riproduzione fotografica o digitale.
La circolare n. 102 del 27/09/2016 della Direzione Generale Biblioteche e Istituti Culturali-Servizio II ha individuato dei criteri generali e indicato gli elementi, gli aspetti e le caratteristiche da tenere in considerazione ai fini di una dichiarazione di eccezionale interesse culturale:
- valore di eccezionalità di una raccolta libraria, nel suo insieme o di particolari fondi;
- eventuale rischio di smembramento;
- appartenenza della raccolta a personaggi prestigiosi in ambito culturale, storico, letterario, artistico, scientifico, sociale (rilevanza storica o importanza per la ricerca);
- presenza di note di possesso (dediche, appunti, annotazioni manoscritte).
Per quanto riguarda il carattere di rarità e di pregio gli elementi da tenere in considerazione sono:
- rarità nei cataloghi e nelle banche dati nazionali e internazionali;
- appartenenza dell’autore o dell’opera ad un determinato contesto culturale;
- pregio della legatura, particolari qualità tecniche-artigianali, illustrazioni;
- elementi di unicità dell’esemplare, note di possesso e provenienza;
- stato di conservazione.