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La Soprintendenza

LA SOPRINTENDENZA

La Soprintendenza archivistica e bibliografica del Veneto e del Trentino-Alto Adige è un ufficio periferico del Ministero della Cultura e provvede alla tutela e alla valorizzazione dei beni archivistici e librari sulla base del Codice dei beni culturali e del paesaggio e dei Regolamenti organizzativi del Ministero.

Compito primario è la tutela e la vigilanza, nell’ambito regionale, su una grande varietà di complessi documentari e librari di interesse storico, e precisamente tutti quelli compresi nell’accezione di “non statali” appartenenti a:

  • enti pubblici territoriali (regioni, province, comuni)
  • enti pubblici non territoriali (ad esempio camere di commercio, università, istituti scolastici, aziende sanitarie locali e aziende ospedaliere, agenzie delle entrate, agenzie ex fiscali, agenzie regionali per la protezione ambientale, Banca d’Italia, INPS, INAIL, ACI, e molti altri)
  • privati, sia persone fisiche e famiglie, sia persone giuridiche (ad esempio imprese sia individuali che collettive, fondazioni, partiti politici, sindacati ecc.).

Gli archivi e i singoli documenti, le raccolte librarie delle biblioteche, i manoscritti, gli autografi, i carteggi, gli incunaboli, nonché i libri, le stampe e le incisioni appartenenti a soggetti pubblici sono considerati ex lege beni culturali. I complessi documentari e librari appartenenti a soggetti privati sono considerati beni culturali quando per questi sia intervenuta la Dichiarazione di interesse culturale in quanto risultano di “interesse storico particolarmente importante”.

A seguito delle intese stipulate tra il Ministero per i beni e le attività culturali e la Conferenza episcopale italiana, rispettivamente nel 2000 e nel 2005, la Soprintendenza collabora con le istituzioni ecclesiastiche del territorio di competenza per la conservazione e la valorizzazione degli archivi e delle biblioteche ecclesiastiche (ad esempio vescovili, capitolari, parrocchiali). Dal 2005 Mibac e Cei si impegnano a collaborare anche nell’attività di inventariazione e catalogazione dei beni culturali.

L’attività di valorizzazione, in seguito alla riforma costituzionale del 2001, è affidata alla potestà legislativa concorrente di Stato e Regioni. Il Codice dei beni culturali stabilisce che il Ministero, le Regioni e gli altri enti pubblici territoriali perseguono il coordinamento, l’armonizzazione e l’integrazione delle attività di valorizzazione dei beni pubblici, secondo i principi fondamentali fissati nel Codice (art. 7).

Il regolamento del Ministero, attribuisce alla Soprintendenza il compito di promuovere la conoscenza e la fruizione degli archivi e di sottoscrivere, secondo gli indirizzi generali impartiti dalla direzione generale centrale competente, convenzioni con enti pubblici e istituti di studio e ricerca per fini di tutela e di valorizzazione” (art. 44, comma 2, lettera m del DPCM 2 dicembre 2019, n. 169) .

La tutela nel Trentino-Alto Adige

In Trentino-Alto Adige la Soprintendenza svolge funzioni di tutela e valorizzazione esclusivamente su beni archivistici prodotti dagli enti pubblici nazionali e sugli archivi privati di rilevanza nazionale dichiarati di notevole interesse storico ai sensi dell’art. 13 del D.Lgs 42/2004.

Ultimo aggiornamento

14 Giugno 2024, 19:42