IL CLUB ALPINO ITALIANO E IL FASCISMO. Alpinismo, propaganda e memorie rimosse
9 dicembre 2025, ore 20:45, C/O sede del CAI Verona, Via Santa Toscana, 11 L’incontro propone un’analisi del rapporto tra il CAI e il regime fascista, esaminando i processi attraverso i quali l’alpinismo italiano venne progressivamente inquadrato nelle politiche e nelle direttrici culturali del regime.
Data:
27 Novembre 2025

9 dicembre 2025, ore 20:45, C/O sede del CAI Verona, Via Santa Toscana, 11
L’incontro propone un’analisi del rapporto tra il CAI e il regime fascista, esaminando i processi attraverso i quali l’alpinismo italiano venne progressivamente inquadrato nelle politiche e nelle direttrici culturali del regime.
Dopo una riflessione introduttiva sul ruolo delle fonti archivistiche e sul valore della tutela per la comprensione dei fenomeni storici complessi, a cura di Marco Spagni e Francesca Crema della Soprintendenza Archivistica e Bibliografica del Veneto e del Trentino-Alto Adige, il primo intervento – a cura di Federico Dapor – ricostruirà l’evoluzione dell’alpinismo negli anni Trenta attraverso gli articoli della Rivista Mensile del CAI, evidenziando il linguaggio, le pratiche e le forme di propaganda che accompagnarono l’affermazione del sesto grado e la ridefinizione della figura dell’alpinista.
La seconda relazione – affidata a Lucia Burlini – approfondirà un caso di studio significativo per il contesto veronese: il rifugio Achille Forti sul Monte Tomba, la sua costruzione, il ruolo simbolico attribuito all’edificio dalle autorità dell’epoca, la cancellazione del nome a seguito delle leggi razziali del 1938 e la successiva distruzione durante la Seconda guerra mondiale.
Attraverso il confronto tra fonti locali e dinamiche nazionali, l’incontro intende offrire nuovi elementi per comprendere una fase delicata della storia del CAI e restituire visibilità a vicende che, per lungo tempo, sono rimaste ai margini della memoria pubblica.
Ultimo aggiornamento
1 Dicembre 2025, 09:45
Soprintendenza archivistica e bibliografica del Veneto e del Trentino-Alto Adige